Si sente spesso parlare di viaggi di avventura, di divertimento, di azione, oggi vi proponiamo qualcosa di diverso: un viaggio all’interno di voi stessi. La Giordania, infatti, con i suoi paesaggi sublimi è in grado di emozionare e lasciare senza parola chiunque. Per i credenti, inoltre, è Terra di tradizioni bibliche. Vivere i luoghi che manifestano l’essenza del proprio credo è sicuramente un’esperienza che cambia totalmente la persona e la spinge a vedere la vita con un’ottica nuova, più consapevole e più serena.
La Giordania si trova in Medio Oriente ed è il Paese arabo più vicino ad Israele. Gran parte della popolazione, risiede tra la capitale Amman e la valle del fiume Giordano. Se vi state chiedendo quando andare in Giordania, la cosa principale da tenere in conto è il clima. È rara la presenza di precipitazioni o di temperature fredde, è più frequente, invece, trovare caldo eccessivo e sole cocente. La primavera e l’autunno si configurano come le stagioni più indicate per visitare la Giordania, in questi periodi, infatti, le temperature sono gradevoli e l’umidità accettabile, oltre che le precipitazioni molto scarse.
Scenari semplici, fatti di piccole città, dove negli angoli di strada si vedono carretti di frutta e verdura. Poi, da dietro le rocce si scorge un tramonto rosso che si specchia sul Mar Morto: questa è la Giordania.
Cosa fare in Giordania? Perché non un bagno alle terme? Uno dei luoghi più suggestivi è la località di Ma’in e le sue Hot Springs, due cascate termali che sgorgano dalla terra ad una temperatura di circa 60 gradi, in cui si arriva dopo aver percorso una strada panoramica che già da sola vale il viaggio. Le sorgenti termali di Ma’in si trovano nella spaccatura della gola del vulcano, in una piccola e splendida oasi: la riserva naturale di Mujib, mentre le cascate traggono origine dalle piogge invernali sugli altopiani della Giordania.
Si narra che in questa località fosse consuetudine di Erode il Grande fare il bagno nelle piscine naturali delle acque termali per rilassarsi dalle qotidiane fatiche.
Sicuramente, se avete scelto la Giordania, siete affascinati dalla sua storia. Infatti, potrete vivere un percorso che vi porterà lungo i luoghi più famosi e importanti della religione cattolica.
A 30 km da Amman si trova un luogo memorabile della terra Santa percorrendo un pezzo della Strada dei Re, che collegava Petra ad Aqaba: Madaba, chiamata anche “città dei mosaici”.
Il sito archeologico principale è la chiesa greco–ortodossa di San Giorgio. Al suo interno fu rinvenuta, una grande mappa – mosaico detta “Mappa di Palestina”, che risale al VI secolo. In origine era composta da due milioni di pietre colorate e raggiungeva le dimensioni di 17,5 metri per circa 10,5.
La mappa rappresenta 150 località distribuite su un territorio abitato dalle 12 tribù bibliche e delineato in base ai confini di Canaan promessi ad Abramo e ha permesso l’individuazione di molti siti archeologici come la località sul Giordano dove è stato battezzato Cristo.
Una meta tra le principali del viaggio per importanza storica e spirituale è sicuramente il Monte Nebo. Appartiene alla ideale catena dei “monti di Dio”, ossia quelle alture dalle quali Dio si è rivelato all’umanità, infatti, al termine dell’esodo dalla terra d’Egitto, il popolo d’Israele raggiunse proprio le steppe di Moab e il monte Nebo.
Da qui avrete, inoltre, una vista panoramica senza pari sul Mar Morto, la valle del Giordano e la terra Santa.
Sulla sommità si trova il santuario memoriale di Mosè. Si narra che una pellegrina egizia, ebbe una visione di questo luogo che descrisse in delle lettere trovate ad Arezzo nel 1850 e portate ad Assisi per essere analizzate. Anni dopo, i francescani acquisirono il sito e iniziarono i lavori di scavo che portano alla luce le rovine della basilica che, in seguito, ricostruirono.
Sulle pendici del Nebo spicca il “serpente di bronzo”, un monumento in ferro battuto dell’artista fiorentino Gian Paolo Fantoni, che rappresenta l’episodio della Bibbia in cui Dio, in seguito alle lamentele per la fatica del viaggio nel deserto, manda fra gli Israeliti dei serpenti velenosi che mietono numerose vittime.
Non si deve necessariamente essere credenti per apprezzare le destinazioni della Giordania. La storia che raccontano ed il forte numero di fedeli in visita vi colpirà.
Il 96% degli abitanti della Giordania è di religione musulmana, il che richiede particolari accortezze per quanto riguarda l’abbigliamento. Si consiglia di indossare indumenti sobri quando si visitano luoghi pubblici. Per le donne, il velo non è obbligatorio, a meno che non si acceda a una Moschea. Per quanto riguarda la questione costume da bagno, necessario per godersi l’escursione sulle rive del Mar Morto, sappiamo che nelle spiagge private di resort internazionali è possibile indossare il bikini, mentre per accedere alle spiagge pubbliche è consigliato il burqini, il tipico costume da bagno delle ragazze giordane che copre interamente il corpo, ad eccezione di faccia, mani e piedi. Consigliamo, inoltre, di munirsi di pareo per eventuali spostamenti. Per quanto concerne gli uomini, allo slip aderente è preferibile un comodo boxer.
Per recarsi in Giordania, è necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso nel Paese e il visto d’ingresso.
Ci sono due soluzioni ottimali per poter girare in lungo e in largo la Giordania: noleggiare un’auto e guidare da soli o affittare un’auto con conducente.
Fatta eccezione di Amman, città caotica e trafficata, le strade in Giordania sono buone, i cartelli sono scritti in arabo e in inglese, è difficile perdersi, tutti gli hotel in Giordania possono procurarvi un’auto, con o senza autista, anche con poco preavviso, per cui potreste anche valutare il da farsi una volta arrivati lì.
Certi che quest’esperienza vi cambierà, vi auguriamo buon viaggio e vi ricordiamo di stipulare l’assicurazione viaggio singolo su Imaway.
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